Correndo lungo i rigagnoli della polvere della mia libreria, l’occhio ritrova il nome di Pessoa in quel suo capolavoro, “Il libro dell’inquietudine”. L’occhio sul libro di Pessoa, ovattato da un velo di polvere che può solo fargli bene, rallenta la sua corsa, la mano si prodiga per estrarlo dolcemente dalla libreria, verrebbe quasi voglia di bussare sulla copertina prima di aprirla, una pagina a caso, 104:
Nebbia o fumo? Saliva dalla terra o scendeva dal cielo? Chissà, più che una discesa o un’emanazione sembrava una malattia dell’aria. A volte sembra un disturbo degli occhi piuttosto che una realtà della natura. Fernando Pessoa – Il libro dell’inquietudine
Ho sempre assimilato l’essere umano a un libro…. Totò per esempio aveva la faccia come la copertina di un libro, la sua mascella era una perfetta copertina oltre che un’opera del cubismo, mentre i suoi occhi erano semplicemente l’indice con cui cercare i contenuti…. Nel caso di Umberto Eco non si può dire che abbia una faccia da libro malgrado ne ha scritti a decine, eppure si può solo assimilarlo ad un volume enciclopedico per il suo profondo sapere. Antonio Cassano “genio compreso” del calcio, cresciuto nei quartieri di Bari vecchia, anche lui è un libro, “ Storie di ordinaria follia”. Charles Bukowski
Venne a casa da me, dopo il party, e v’assicuro che non avevo mai goduto tanto. Era la fine del mondo, quella donna. Di lì a un mese, più o meno, ci sposammo. Sarah si licenziò, sui due piedi, ma io non dissi nulla, che ero troppo felice d’averla. Si cuciva i vestiti da sé, si faceva i capelli da sé. Era una donna in gamba. In gambissima. Charles Bukowski.
Non c’è miglior farmaco per le malattie virali che un buon aforisma, molto meglio di un antibiotico….
Ci sono persone cui si addicono i difetti, e altre che appaiono sgraziate con tutte le loro buone qualità.
La Rochefoucauld
finalmente siamo ritornati? se mi paghi ti dico pure che mi sei mancato
eh… lascia perdere, ho avuto qualche guaio con il pc e poco tempo per occuparmi di lui… tutto risolto!! ciao!!
Ciao Parra, ho letto del tuo problema al PC. Credevo che oggi ti eri preso una giornata di ferie dal Blog.
Allora io, seguendo i tuoi paragoni, protrei somigliare ad un libro per cani?
Ciao Parra un saluto da Gabry
lo zio hank è sempre lo zio hank
mi kiedo cosa sarebbe stato di fante se nn ci fosse stato bukowski ke ha fatto ripubblicare i suoi libri…
Un libro per cani, dici Gabry… ma, sai seguendo i fili di questo paradosso, come ho scritto sopra, nel post sullo sciamanismo, gli argomenti a cui possiamo assomigliare da un punto di vista librario, non necessariamente devono essere quelli in cui siamo più . Io sento di assomigliare ad un libro di cucina…. pur non possedendone uno…. il disinterese per le cose è sempre un buon inizio…ah… ciao!!
@Leopold: eh… il tuo dubbio é irrisolvibile…. del resto li ho sempre considerati due facce della stessa medaglia, forse Buk con la riscoperta di Fante aveva la necessità di “divinarsi” per l’eternità… ciao
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