Leggevo nei giorni scorsi un noto settimanale, il quale tra i suoi infiniti inserti offre un atlante per la modica spesa di 9 euro. Che malinconia, oramai la maggior parte di queste informazioni si trovano in rete gratuitamente e “questi” ancora ci provano con atlanti e cartine stradali e chi più ne ha…. Oltretutto per queste iniziative, codesti signori godono pure di un finanziamento pubblico, per esempio: pagare 9 euro un volume d’arte che solitamente in una libreria è venduto al doppio, è certamente un risparmio… Consideriamo però che a loro volta questi editori ricevono finanziamenti da parte dello Stato per la carta e per le spese di spedizione… quindi, in qualche modo lo paghiamo tutti quel tomo. Oramai i giornali offrono di tutto, libri, automobiline, atlanti, film, nascono inserti musicali, di viaggi, economici, eppure basta passare vicino alle edicole nelle ore serali per vedere molti di questi inserti cartacei accorpati uno sull’altro, pronti per essere restituiti, cui prodest? Nel frattempo quei contributi pubblici saranno già arrivati a destinazione…. e la grande giostra gira, gira… Fino a quando? Oramai la rete è alle porte, sempre più persone leggono gratuitamente le edizioni online, le novità non sono più dietro l’angolo, ma solo sul monitor…..
Un libro: La casta dei giornali L’inchiesta di Beppe Lopez (edito da Stampa Alternativa – Eri Rai) fa luce sul flusso di danaro pubblico, calcolato sui 700 milioni di euro in un anno, che finisce per mille rivoli, sotto forma di contributi diretti o indiretti nelle casse di grandi gruppi editoriali, organi di partito, cooperative, giornali e giornaletti, agenzie e radio e Tv locali, ma anche di finti giornali di partito, di giornali di finti “movimenti” e di cooperative fasulle
L’anno scorso avevo visto una delle puntate di “Reporter” che era impergnata proprio su questo argomento.
Più continuavo a guardare questo reportage dal mondo della carta stampata sovvenzionata dallo stato (quindi da noi) e più dentro di me si alzava un grido ” BASTARDI ” e poi continuano sempre a tassarci per chiedere altri soldi.
Ciao Parra buona giornata da Gabry
compro sempre meno i giornali, solo il corriere qualche volta, altrimenti uso internet e la radio. ho visto il tuo libro e letto l’anteprima delle prime pagine, prima o poi lo scarico dalla rete anche se non so quando troverò il tempo di leggerlo e non so nemmeno come tu trova il tempo di scriverlo
Però dico vuoi mettere, la bellezza di sfogliare un volume, sentirne il profumo, averlo tra le mani… insomma, tutta un’altra cosa rispetto alla freddezza e anche la maggiore difficolta fisica di lettura di un monitor. Si la tecnologia usiamola, ma non diveniamone totalmente schiavi.
Ciao
Condivido quel che dici, ma capisco l’eccitaizone fisica dell’avere un libro tra le mani…
ed è da lustri e lustri che hanno finanziamenti
Tutto vero, ma io parlo dei giornali…. i libri racchiudono i sogni, i giornali pubblicità … ciao a tutti!!